Per arrivare a Tokyo partiamo da Roma Fiumicino. Qui resteremo 4 giorni, per poi scendere più a sud del Giappone con il treno Shinkansen.
È indispensabile l’acquisto del biglietto del Japan Rail Pass. Attraverso questo biglietto è possibile attraversare il Giappone da nord a sud in poco tempo. Infatti, questo treno è il più veloce al mondo, ed è un’ esperienza molto suggestiva che ti consiglio di fare.
Abbiamo volato con la compagnia Emirates, con una sosta a Dubai per poi risalire e atterrare finalmente a Tokyo dopo 18 ore di volo e otto ore di fuso orario in avanti (ad esempio quando qui in Italia sono le ore 10:00 in Giappone sono le 18).
La stanchezza ripaga il viaggio: quando si scende a Tokyo si ha l’impressione di essere in un cartone animato, in una realtà fuori dall’ordinario, diversissima dalla nostra.
Per gli amanti della natura, dei paesaggi, di una cultura buddista e shintoista, nonché di una realtà orientale, consiglio di vivere un’esperienza in Giappone per assaporare nuovi costumi e culture diversissime dalle nostre.
Indice
- Giorno 1- Shibuya, Santuario Meiji
- Giorno 2- Shinjuku-Nikko
- Giorno 3- mercato di Tokyo e Disneyland
- Giorno 4- Asakusa e Ginza
Giorno 1- Shibuya, Santuario Meiji
Il nostro viaggio inizia con l’arrivo in aeroporto a Tokyo. Abbiamo previsto il trasferimento in hotel con accompagnatore di lingua italiana, invece c’è stato un ritardo con l’areo, per cui abbiamo perso il transfer.
Una volta scesi all’aeroporto di Tokyo l’impatto è stato forte, in quanto ci si rende conto di essere in una città immensa, la seconda al mondo per numero di abitanti dopo quella di Pechino, e quindi potete immaginare la difficoltà di scelta di un mezzo di trasporto adatto per arrivare in hotel.
Oltre al fatto che il sistema di scrittura della lingua giapponese è completamente diverso da quello occidentale.
In ogni caso, siamo stati fortunati. Siamo riusciti ad individuare la giusta linea dell’autobus che ci avrebbe condotto all’hotel. Una volta arrivati qui ci si trova tre addetti del servizio autobus: il conducente del bus, l’operatore che sistema le valigie in perfetta fila indiana e l’operatore che guarda gli orari e che dà un aiuto a sistemare le valigie dentro l’autobus.
Sono rimasta abbastanza scioccata dell’organizzazione giapponese e di come tutto sia calcolato in ogni minimo dettaglio e che non ci siano ritardi. Nei prossimi giorni infatti mi renderò conto di come ogni mezzo di trasporto sia sempre in perfetto orario e anche un minimo ritardo non è contemplato.
Una volta arrivati all’hotel di Tokyo, il Kyoto Tokyu Hotel, abbiamo effettuato il check-in, e data la stanchezza ci siamo appisolati per qualche ora. Subito dopo siamo partiti alla volta del santuario Meiji.
Il Santuario Meiji
Il santuario Meiji è situato all’interno di uno dei più grandi parchi di Tokyo a sud di Shinjuku e rappresenta il santuario shintoista più grande della città. Tale santuario è molto frequentato da turisti e dalla popolazione giapponese per motivi religiosi.
Qui i giapponesi si riversano per pregare le divinità e rimettersi agli dei. Nel periodo di Capodanno, il santuario può ospitare fino a 3 milioni di visitatori e i giapponesi salutano l’inizio del nuovo anno salutando questo luogo sacro.
L’ingresso principale è preceduto da Torii in legno di cipresso giapponese e a seguire ci sono una serie di colonne colorate donate al santuario da vari produttori giapponesi. Dal lato opposto invece ci sono una serie di botti di vino, che sono state donate dai vari produttori francesi in senso di amicizia tra queste due nazioni.
Continuando il percorso si arriverà a mano a mano al tempio vero e proprio. La camminata richiede una passeggiata tranquilla e quindi è bene non andare nei periodi di maggior affluenza. L’atmosfera comunque qui è molto suggestiva, immersa nella natura più incontaminata .
La storia della costruzione del santuario è iniziata nel 1915. Il santuario è dedicato alle anime dell’imperatore Meiji e di sua moglie, che nel periodo Meiji, hanno portato il Giappone in espansione. Anche questo santuario è stato distrutto durante la Seconda guerra mondiale e l’attuale santuario è stato poi ricostruito e completato nel 1958.
Il quartiere di Shibuya
Dopo la visita di questo santuario ci siamo avviati verso il quartiere di Shibuya. Il quartiere Shibuya rappresenta la culla della cultura pop giapponese, l’anima più giovane di Tokyo nel quale si trova il famoso incrocio.
Raggiungere l’incrocio di Shibuya è molto semplice: c’è la fermata della stazione metropolitana che scende proprio qui. Vi consiglio di fotografare questo enorme incrocio che ricordo essere il più trafficato al mondo.
L’incrocio è famosissimo in tutto il mondo, infatti, assisterete ad una situazione veramente fuori dal comune. Ci sono persone che attraversano la strada mantenendo un flusso comunque ordinato, pensate che fino a 2500 pedoni passano ogni due minuti. Inoltre, vedrete maxi schermi e insegne luminose. Questo luogo è usato per molte scene cinematografiche, ad esempio in Lost in Translation di Sofia Coppola.
Accanto a questo incrocio potrete vedere la statua di Hachikō, dedicata al famosissimo cane nel film con Richard Gere. Il cane, secondo il racconto, aspettava il suo padrone ogni giorno di fronte alla stazione di Shibuya e ha continuato a farlo anche dopo che il suo padrone era morto. La statua la potrete vedere accanto alla stazione di Shibuya. L’incrocio è diventata un luogo di ritrovo per tutti i giapponesi e i turisti.
La zona di Shibuya è anche famosa per essere un giovane e vivace quartiere. Qui ci sono molti negozi, caffè, bar e sale da giochi.
Vi consiglio di fare questa esperienza: andate a uno dei tanti karaoke presenti a Tokyo. Abbiamo scelto di entrare in un bar che appunto fa karaoke e, io e mio marito, ci siamo cimentati in un duetto. Un’atmosfera surreale, con tantissime luci e neon colorati che ho visto in qualche documentario.
Giorno 2- Shinjuku-Nikko
Il secondo giorno ci siamo diretti a Nikko.
Nikko: cosa vedere e come arrivare
Come arrivare a Nikko?
Noi ci siamo recati a Nikko prendendo il treno Shinkansen, da Tokyo station. Dopo 45 minuti siamo scesi alla stazione di Utsunomiya, e da qui abbiamo preso il treno locale sulla Nikko Line per altri 45 minuti circa.
Vi consiglio quindi di acquistare il Japan Rail Pass, anche perché il costo del biglietto di sola andata è di circa 5000 ¥.
Una volta arrivati in questa cittadina si ha l’impressione di essere molto lontani dalla frenetica città di Tokyo infatti Nikko è una città alle porte del Parco Nazionale di Nikko, famosa per il suo santuario sontuosamente decorato, il Toshogu, e il mausoleo di Tokugawa leyasu, il fondatore dello Shogunato di Tokugawa.
Nikko è stato un centro di culto shintoista e buddista delle montagne per molti secoli. Il Parco nazionale Nikko continua ad offrire paesaggi panoramici incontaminati con cascate, laghi, sorgenti termali e sentieri escursionisti. Questa zona è molto nota anche per i colori autunnali che quindi vi consiglio di vedere se siete in Giappone in questo periodo.
Il quartiere Shinjuku a Tokyo
Di pomeriggio, ci siamo diretti ad una delle zone più trafficate di Tokyo, il quartiere Shinjuku.
In questa zona spiccano grandissimi grattacieli, fra cui le due imponenti torri del Tokyo Metropolitan building. Vi consiglio di entrare in questa sede in quanto c’è un osservatorio gratuito agli ultimi piani. Con i suoi 243 m rappresenta uno dei edifici più alti della città e potrete ammirare il panorama mozzafiato.
In questa zona trovate il quartiere a luci rosse più grande e conosciuto di Tokyo, il Kabukicho. La sera si illumina, ci sono locali notturni, club e love hotel ma nonostante la sua fama è una zona tranquilla senza particolari pericoli. Inoltre, Shinjuku è famosa per il golden Gai, costituita da strette stradine in cui ci sono piccoli bar e locali che hanno pochi posti a sedere e si mangia cibo tipico giapponese.
Inoltre, in questa zona vi è uno dei parchi più belli di Tokyo, il Gyoen, luogo ideale per prendersi una pausa lontano dalla città, ed è anche uno dei posti migliori per assistere alla famosa fioritura dei ciliegi in primavera.
L’ingresso del Gyoen ha un costo di 200 ¥.
Infine, troverete uno dei centri commerciali più grandi della zona, lo Studio Alta, famoso perché i giovani giapponesi si danno appuntamento per incontrarsi.
Giorno 3- mercato di Tokyo e Disneyland
Fatta la prima colazione in hotel ci siamo diretti nel famoso mercato di pesce di Tokyo, il Tsukiji.
Il mercato è enorme e avrete un’ampia scelta di pesci e di aree dove potrete assaggiare le pietanze e potrete anche assistere alle famose aste dei tonni.
Generalmente l’orario del mercato è dalle ore 5:00 del mattino alle ore 14:00.
Dopo aver assistito al mercato e assaggiato dei piatti tipici all’interno di questo mercato ci siamo diretti alla Disneyland. Eravamo curiosi di vedere per la prima volta un parco della Disneyland perché non c’eravamo mai stati.
Disneyland di Tokyo: un’esperienza surreale
Il Disneyland di Tokyo è stato il primo parco a tema Disney creato fuori dagli Stati Uniti d’America. Inaugurato nel 1983, questo parco si trova all’interno del complesso di Tokyo Disney resort, dove è anche presente un centro commerciale e un parco DinsneySea.
Per arrivare al parco della Disneyland abbiamo percorso circa due ore di metropolitane e vari cambi ma vi assicuro che, nonostante il lungo tragitto, ne vale assolutamente la pena.
Il parco è diviso in sette aree tematiche: Fantasyland, Adventureland, Westernland, Tomorrowland, Criteer’s Country, Mickey Toontown e Bazaar World.
Ci sono circa 60 attrazioni e giostre, inoltre il parco offre spettacoli dal vivo fuochi d’artificio e animazioni per i bambini.
Tra le principali attrazioni che vi consiglio di vedere assolutamente alla Disneyland di Tokyo vi è il castello di Cenerentola (Cinderella Castle), Alice’s Tea Party e Pirates of the Caribbean.
Giorno 4- Asakusa e Ginza
Asakusa e il tempio di Sensoji
Il quarto giorno ci rechiamo a visitare il magnifico quanto maestoso tempio di Sensoji, situato nel quartiere Asakusa di Tokyo. L’edificio è il tempio religioso più antico della città. Con quasi 20 milioni di visitatori annui, è anche il tempio più visitato del Giappone e il sito spirituale più frequentato al mondo.
Sensoji è costituito da un vasto complesso che include l’edificio del tempio principale e una pagoda (edificio sacro) a 5 piani. Inoltre, prima di accedere al tempio c’è una grande via dello shopping, la Nakamise-dōri, con souvenir di tutti i tipi.
Il tempio è dedicato a Kannon Bosatsu (Avalokiteśvara), il realizzatore del nirvana e il Bodhisattva della compassione. Nel buddhismo, il Bodhisattva è una persona che si reincarna sotto la spinta della compassione per aiutare gli altri essere umani.
Storia del tempio di Sensoji
La storia di Sensoji risale all’anno 628 d.C., quando la leggenda narra che due fratelli pescatori scoprirono una statua d’oro di Kannon nel fiume Sumida. Anche se rimisero la statua nel fiume, essa continuò a tornare magicamente da loro.
Il capo del villaggio di Asakusa decise, allora, di ristrutturare la sua casa trasformandola in un santuario che ospitò la statua. Da quel giorno gli abitanti del posto iniziarono ad adorarla.
Come arrivare al tempio di Sensoji
Il tempio di Sensoji è facilmente raggiungibile, grazie al JR Pass.
Dalla stazione di Shinjuku (da dove eravamo noi), Sensoji dista circa 20 minuti sulla linea JR Chuo e sulla linea Ginza.
Ginza: la zona più elegante di Tokyo
La città di Ginza è conosciuta perché è un tempo era la zona del conio dell’argento infatti Ginza deriva da gin ovvero argento.
Il quartiere di Ginza è un susseguirsi di grandi magazzini e boutique di prestigio con edifici costruiti in maniera molto sfarzosa e particolare.
Il quartiere di Ginza rappresenta la zona più elegante di Tokyo. Nella via principale si trovano molti magazzini e numerosi locali. Ci sono ristoranti gourmet oppure di sushi stellati e o anche piccoli posti al banco. Inoltre è possibile anche trovare bancarelle più economiche che servono il tradizionale ramen a 300 ¥ o piatti di cucina occidentale.
Vi consiglio di provare i negozi che servono i tradizionali dolci locali, noti come wagashi. Non può mancare anche una visita agli storici grandi magazzini, noti come Ginza Mitsukoshi, Ginza Matsuya e Wako.
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