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COSA VEDERE A TORINO IN TRE GIORNI: ITINERARIO COMPLETO

Vivi e lascia viaggiare

COSA VEDERE A TORINO IN TRE GIORNI: ITINERARIO COMPLETO

Se hai la fortuna di passare tre giorni a Torino e vuoi esplorare questa città ricca di storia, cultura e delizie gastronomiche sei nell’articolo giusto.

Ciao, sono Chiara, benvenuto/a nel mio blog Vivi e Lascia Viaggiare. Qui troverai tanti consigli di viaggio utili per pianificare al meglio la tua prossima vacanza.

Se hai un weekend per visitare Torino e i suoi dintorni non puoi perderti: la street art del progetto Toward 2030, Pista500, il centro storico, l‘ora del Vermouth di Torino, Martini Experience a Casa Martini, il Museo del Cinema e il Museo Egizio (il secondo più grande al mondo).

Inoltre, in questo articolo leggerai tanti consigli sui ristoranti dove poter mangiare la tipica cucina piemontese e un posto super carino e centralissimo per dormire durante il tuo fine settimana.

Indice

Giorno 1

Inizia la giornata con una colazione tipica e dirigiti in uno dei caffè storici di Torino, come Caffè Mulassano o il Caffè al Bicerin dove potrai provare il bicerin, la bevanda tradizionale torinese a base di cioccolato, caffè e panna.

Subito dopo, fai una passeggiata per le vie del centro. Io ho fatto un giro a piedi per il centro storico, in particolare Piazza San Carlo, piazza Solferino, Piazza Vittorio Veneto.

Sono poi andata alla Galleria San Federico e alla Galleria Subalpina, davvero stupende! Ho visto Piazza Castello e Palazzo Reale e via Roma il luogo ideale per passeggiare e immergersi nell’atmosfera autentica di Torino. Infine, ho fatto una passeggiata al Parco del Valentino, famoso per la panchina degli innamorati.

Galleria San Federico Torino
Piazza Castello Torino
panchina degli innamorati, parco del Valentino Torino

Ammira anche le fantastiche opere di Street Art. In particolare, il progetto di Street Art si chiama: “TOward 2030 What are you doing?”

Si tratta di un’iniziativa di arte urbana ispirata all’agenda 2030 dell’ONU.

Il progetto, voluto dalla città di Torino e da Lavazza, affronta il tema della sostenibilità. Sia in centro che nella periferia di Torino si possono trovare ben 17 murales che rappresentano i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dell’agenda dell’ONU entro il 2030. Più un ulteriore murales ideato da Lavazza.

Queste 18 opere di arte sono un museo a cielo aperto davvero incredibile.

In particolare le due opere che mi sono piaciute di più sono:

Il Cerchio e le Gocce”, ad opera dell’artista Mrfijodor. Si trova a Corso Regina Margherita, 140 ed è forse la più conosciuta, rappresenta l’obiettivo 14.
La balena è stata disegnata con tutta la plastica e rifiuti in modo da promuovere la sensibilità dell’ambiente, rappresentando la fragilità dell’ecosistema marino.

Street art Torino toward 2030

“Scultura bronzea storia e tradizione”, ad opera di Ernest Zacharevic. È definita la Goal (obiettivo) Zero.
L’opera rappresenta il futuro del pianeta. Infatti il bambino portatore di un ramoscello è il simbolo dello sviluppo sostenibile e duraturo.

Street art Torino Toward 2030

Per pranzo mi sono diretta all’osteria enoteca Rabezzana, un ristorante tipico della cucina piemontese. Qui potrai gustare tutti i piatti della storia e della terra del Piemonte.

Le varie portate sono accompagnate da ottimi vini provenienti da Monferrato di propria produzione. Io ho assaggiato un risotto di zucca e amaretti da urlo!

Subito dopo pranzo, puoi dirigerti al Museo del Cinema che si trova dentro la Mole Antonelliana, l’iconica torre di Torino. Il Museo Nazionale del Cinema è un luogo affascinante per gli amanti del cinema e della storia dell’arte.

Sono salita in cima alla Mole Antonelliana, da qui c’è una vista pazzesca di tutta la città di Torino!!!

Tramonto di Torino dalla Mole Antonelliana

Vi consiglio di fare il biglietto per l’ingresso del Museo del Cinema comprensivo dell’ascensore panoramico.

Per l’ora dell’aperitivo sono andata in un posto davvero molto bello, il Circolo dei Lettori. Qui ho fatto un’esperienza in cui mi sono immersa nell’atmosfera torinese: si tratta dell’EXTRA VERMOUTH – l’ora del Vermouth di Torino.

EXTRA VERMOUTH

In questa location ho degustato tre tipologie di Vermouth: Bianco, Ambrato, Rosso con tipico aperitivo piemontese.

Questo progetto riguarda diversi locali che prevedono aperitivi a base di Vermouth. Tutte le informazioni per conoscere in quale locale poter provare questa esperienza, le trovate qui.

Per concludere la tua giornata a Torino, ti consiglio una cena in un ristorante gastronomico. Sono andata al ristorante “Tre Galline”, dove fanno i veri piatti della tradizione piemontese come il vitello tonnato, gli agnolotti al plin e il bunet (il tipico dolce piemontese al cioccolato).

Giorno 2

Inizia con una visita al Museo Egizio, uno dei più prestigiosi al mondo. Scopri la ricca collezione di reperti dell’antico Egitto e immergiti nella storia millenaria di questa civiltà. Il museo è secondo per grandezza solo a quello del Cairo, in Egitto.

In giornata, recatevi a Casa Martini, per un’esperienza a dir poco pazzesca.

Casa Martini Torino

A Casa Martini, potete fare un sacco di esperienze, quella che mi è piaciuta di più e la Martini Experience all’interno della Bar Accademy in cui ho creato il mio Vermouth personalizzato.

Martini Experience a Casa Martini

Casa Martini sorge a circa mezz’ora di strada da Torino, precisamente nella frazione di Pessione nel comune di Chieri.

Ospita lo storico stabilimento enologico del marchio torinese. La storia di questo brand nasce nel lontano 1863, dalla collaborazione tra l’imprenditore Alessandro Martini e Luigi Rossi, esperto di erbe botaniche.

Qui tutte le informarmi: Casa Martini – Martini & Rossi

Per cena vi consiglio un luogo veramente molto bello: Officine Grandi Riparazioni. Si tratta di una ex ferrovia di fine Ottocento. Oggi il luogo è riqualificato e divenuto uno spazio creativo con diverse zone dedicate al food e ad eventi di vario genere.

Officine Grandi Riparazioni

Qui ho fatto una cena squisita con tutti piatti a base di pesce.

Giorno 3

Dopo il museo, andate a Pista500 a Lingotto, un edificio costruito da Giovanni Agnelli nel 1923, ora Centro Commerciale.  Pista500 è stata la pista di collaudo delle auto, divenuta il simbolo della casa automobilistica torinese FIAT.

Pensate che è la prima pista europea che si trova sul tetto di un edificio.

Pista500 Lingotto Torino

Lungo il percorso si trovano una serie di installazioni artistiche, opere di arte contemporanea e un grande giardino pensile con quasi 40mila piante ecosostenibili, distribuite anche secondo le variazioni di colore stagionali.

Vi è anche una “bolla” che l’architetto Renzo Piano introdusse come sala riunioni con una vista spettacolare sulle Alpi.

Pista500 Lingotto Renzo Piano

All’interno dell’edificio Lingotto, trovate poi la Pinacoteca Agnelli, con opere custodite da Giovanni e sua moglie Marcella Agnelli. La pinacoteca, progettata anch’essa da Renzo Piano, conserva la storica collezione di opere donate alla città dai coniugi Agnelli, allestita in una struttura sospesa sul tetto, denominata Scrigno.

Nello Scrigno trovate capolavori che vanno dal Settecento alla metà del Novecento. Tra questi sette dipinti di Henri Matisse e opere di Amedeo Modigliani, Manet e Picasso.

In giornata, per rimanere in tema auto, andate al Museo dell’Automobile a Torino, il Mauto. Prima di recarvi lì, guardate nel loro sito gli orari e i giorni di apertura.

Questo museo mi ha veramente colpito. Qui viene raccontata la storia dell’automobile, ben 200 anni di evoluzione. Inoltre, ci sono anche mostre temporanee. Nel loro sito trovate tutte le informazioni.

Dove dormire?

Io ho dormito in un fantastico ostello che si chiama Combo ricavato da una vecchia caserma dei vigili del fuoco. La sua posizione è strategica perché dista solo 350 m da Palazzo Reale e a due passi dal bellissimo mercato di Porta Palazzo.

Le camere sono moderne, spaziose e pulitissime. Si gusta una buonissima colazione con dolci squisiti fatti in casa.

Hotel Combo Torino

All’interno si trova anche un bar-ristorante dove ogni settimana si svolgono eventi musicali, artistici e culturali aperti al pubblico.

Nonostante si tratta di un ostello, ci sono anche camere private. Io infatti avevo la camera per conto mio (una tripla) con i letti giapponesi, i futon.

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