Corinaldo, eletto uno dei borghi più belli d’Italia nelle Marche, è il testimone di tante e curiosissime leggende
In questo borgo non solo puoi trovare la scala più particolare e Instagrammabile delle Marche, la piaggia, ma lo sapevi che qui è avvenuta la leggendaria ‘caduta del sacco di polenta’?
Corinaldo ha una cinta muraria lunga quasi un chilometro: una delle più lunghe di tutte le Marche. Questo borgo si trova a 18 km dal mare Adriatico (Senigallia) in provincia di Ancona, un luogo intriso di storia, leggerezza e polenta, conosciuto anche come il paese dei matti.
Scopriamo insieme in questo articolo cosa vedere a Corinaldo e le tantissime curiosità
Perchè Corinaldo è conosciuto come il paese dei matti?
Al centro della famosa e fotografata scalinata di Via Piaggia (ben 109 gradini) c’è il famoso Pozzo della Polenta.
In questa celebre Scala della Piaggia la leggenda dice che un contadino caduto nel pozzo nel tentativo di recuperare il suo sacco di farina, una volta giunto nel fondo scoprì che la farina mischiata con l’acqua si era trasformata in polenta.
Questo evento divenne simbolo del paese e ogni anno si celebra l’episodio. Si svolge infatti la Festa dei Folli. Partecipando avrai anche tu l’occasione di ricevere il passaporto del matto. Per ottenerlo dovrai correre lungo la Piaggia e appena arrivato al Pozzo della Polenta fare il tuo urlo migliore! A questo punto riceverai il tuo Passaporto da Matto e sarai inscritto nel registro dei Matti di Corinaldo.
Corinaldo è il paese dei matti anche per i suoi abitanti, divenuti celebri. Come Gaetano (detto Scuretto), il quale aveva un figlio emigrato in America che ogni tanto gli mandava dei soldi per creare una casa. Scuretto però amava il vino e spese tutti i suoi soldi finché col tempo il figlio si insospettisce del perché i lavori ci mettessero tanto, chiedendo una fotografia: Scuretto costruisce la facciata e si fa fotografare affacciato alla finestra. Alla fine il figlio smise di dare i soldi e la casa rimase così.
Cosa vedere a Corinaldo?
Se decidi di visitare Corinaldo, ci sono alcuni luoghi assolutamente da non perdere:
- Pozzo della Polenta che sta a metà della scalinata di Via Piaggia, nominata prima, con 109 gradini e la casa di Scuretto.
- La cinta muraria medievale tra le meglio conservate nelle Marche con i tipici merli a coda di rondine che circondano il borgo tra torri, bastioni e porte che segnano l’entrata e l’uscita del paese: la Porta Nova e quella di Porta San Giovanni
- Teatro Carlo Goldoni, risalente al XIX secolo, piccolo teatro molto decorato che ospita spettacoli teatrali, eventi e concerti.
- Piazza Il Terreno: è il cuore pulsante del borgo, una piazza suggestiva circondata da edifici storici e palazzi nobiliari. Qui si svolgono numerosi eventi e manifestazioni.
- La Chiesa di San Francesco: un esempio di architettura gotica, con affreschi e opere d’arte che raccontano la storia religiosa del borgo.
- Santuario di Santa Maria Goretti, dedicato alla santa nata nel borgo nel 1890. A pochi passi dal santuario c’è la casa natale di Santa Maria Goretti, scoprirai tanto della vita di questa bimba, divenuta Santa e ammirata da tanti credenti in tutto il mondo.
Cosa mangiare di tipico a Corinaldo
Un altro motivo per cui Corinaldo merita di essere visitata è la sua cucina. I piatti tipici marchigiani sono una fusione di tradizioni contadine e sapori autentici, che si riflettono nella cucina locale.
Non puoi perderti una visita a uno dei ristoranti del borgo, dove potrai gustare piatti come “coniglio in porchetta”, “vincisgrassi” (una lasagna tipica delle Marche col sugo di rigaglie di pollo), “olive all’ascolana” e “brodetto” (zuppa di pesce). Corinaldo è famoso anche per i dolci a base di mosto, come le ciambelle col mosto, gli sciughi (polenta dolce con la frutta secca, bella rustica) e dei biscottoni chiamati pecorelle di Corinaldo che sono ripieni di mosto ristretto, pangrattato, noci, buccia d’arancia e cannella chesi fanno in occasione della Befana.
Il tutto accompagnato dai pregiati vini locali, come il Verdicchio ( Verdicchio dei Castelli di Jesi e il DOC e Verdicchio Riserva DOCG) o il Rosso Conero, il Rosso Piceno ma pure la Visciolata, un vino (rosso) aromatizzato a base di visciole (amarene, praticamente), tipicamente marchigiano.
Io ho preso un bel tagliere di salumi tipici marchigiani, dove non poteva mancare il ciaiuscolo, il famoso salame spalmabile tipico delle Marche, il tutto accompagnato da un crescia calda. Ti consiglio di andare a mangiare a Pizzeria ai 9 Tarocchi.
Guarda il video nella mia pagina Instagram
Come arrivare a Corinaldo
Corinaldo è facilmente raggiungibile in auto, dato che dista solo 30 km dalla città di Ancona. Se arrivi in treno, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Senigallia, da cui partono autobus diretti al borgo.
L’aeroporto più vicino è quello di Ancona-Falconara a 40 km di distanza. Per il noleggio dell’auto come sempre mi affido a DiscoverCars perché trova le offerte più convenienti. Puoi cliccare qui per trovare le offerte migliori. Se arrivi in macchina il mio consiglio è quello di parcheggiare nelle aree a ridosso delle mura per poi visitare il borgo a piedi.
Corinaldo è uno di quei luoghi ancora oggi molto tranquilli e la vista sulla scalinata e il paesaggio circostante sono davvero una splendida cornice per una pausa relax. Se stai pianificando una visita nelle Marche, non perdere l’occasione di scoprire questo affascinante borgo medievale. Potrai immergerti nella sua storia, passeggiare tra le sue strade antiche e assaporare i piatti tipici della tradizione marchigiana.
Per l’alloggio sono stata in un agriturismo, anche pet-friendly, davvero super consigliato, ti consiglio di dare un’occhiata al mio articolo.
Se l’articolo ti è piaciuto condividilo per farlo conoscere ad altri e non dimenticare di seguirmi su Istagram e TikTok, per restare sempre aggiornato sui miei prossimi viaggi e di iscriverti alla Newsletter.